Il Cimitero Monumentale della Certosa di Ferrara è il principale luogo di sepoltura della città, che si trova oggi all’interno della cinta muraria di Ferrara.
Storia
Fu fondato inizialmente come monastero certosino nel 1452 fuori dalla cinta muraria, su richiesta di Borso d’Este, figlio di Niccolò III d’Este, che voleva mettere in evidenza la sua forte devozione religiosa.
Il complesso era situato fuori dalle mura della città, che, all’epoca, non superavano quello che oggi è corso della Giovecca.
Successivamente, con Ercole I, il successore di Borso d’Este, fu ampliato con la costruzione della Chiesa di San Cristoforo alla Certosa.
Nel corso della storia il cimitero subì diverse trasformazioni. Con le soppressioni del governo napoleonico, i monaci vennero allontanati dal monastero e la struttura si trasformò in caserma militare. Il monastero poi venne acquisito dal comune di Ferrara e scelto come sede del cimitero cittadino, a partire dal 1813.
La struttura che vediamo oggi è il risultato delle trasformazioni messe in atto nel corso del tempo, a partire dalle prime modifiche, di cui fu l’architetto Ferdinando Canonici a occuparsi.
Architettura
Dal punto di vista architettonico, all’interno della struttura del cimitero possiamo trovare la chiesa di San Cristoforo alla Certosa; un ampio prato verde delimitato da portici curvi; il Famedio di Borso d’Este, che ospita il monumento funebre a Borso d’Este; il Famedio dei Caduti in guerra, il Sacello dei Caduti per la libertà.
In questo monumento sono presenti numerose opere artistiche, monumenti di valore storico, religioso e artistico e diverse tombe di personaggi storici celebri, quali il duca Borso d’Este, il regista Michelangelo Antonioni e l’attrice Lydia Borelli.
Il Cimitero della Certosa di Ferrara è un luogo molto suggestivo, che racchiude in sé la storia della città. È una tappa storica e artistica che vale davvero la pena di visitare.