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Lutto nel mondo accademico, addio a Iginio Marson

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È mancato in Irlanda a 74 anni. La salma dovrà essere tumulta a Trieste, sua ultima residenza.

Una figura di riferimento per la comunità accademica di tutto il Friuli Venezia Giulia ma anche internazionale, che da lunedì riposerà a Trieste, città che lo ha visto attivo come docente e vertice dell'Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale (Ogs).

Iginio Marson è venuto a mancare in Irlanda, dove si era trasferito per vivere la pensione con la moglie Patrizia. Aveva 74 anni.

Figura di spicco nel panorama scientifico, il professore lascia un'impronta profonda nell'estremo Nordest. Dal canto suo, però, la famiglia ha espresso rammarico «perché il Comune di Udine - spiega la sorella Marina - non ha accettato la sepoltura nel cimitero di Paderno, o comunque in un altro cittadino, in quanto la sua ultima residenza in Italia risulta essere Trieste. Tutti noi siamo di questa zona». L'assessore con delega ai Servizi cimiteriali, Rosi Toffano, precisa però che «nessun parente si è rivolto ai nostri servizi funebri e cimiteriali, organizzando il funerale tramite una ditta privata. Non sapevamo nulla di questa storia. Comunque, la legislazione e il nostro regolamento dicono che la sepoltura va fatta nell'ultimo comune di residenza».

Docente dell'ateneo giuliano per tutta la vita, Marson è stato anche preside della Facoltà di Ingegneria e successivamente direttore del Dipartimento di Ingegneria e Architettura. Conosciuto per la sua profonda passione instancabile per il sapere, ha formato generazioni di ingegneri e architetti, divenendo un punto di riferimento per molti. Il Dipartimento lo ha ricordato come un professionista stimato, che ha lasciato un segno indelebile nella comunità accademica.

Il professore ha quindi guidato l'Ogs dal 1999 al 2011, in un momento cruciale di trasformazione istituzionale. Il suo arrivo alla guida dell'ente triestino coincise infatti con la riforma che trasformò l'antico Osservatorio geofisico sperimentale nell'attuale identità  scientifica. «Uomo di straordinaria umanità con le quali ha dedicato la sua vita alla ricerca e all'innovazione, contribuendo in modo significativo alla crescita e al prestigiodell'Istituto» ha scritto in un ricordo l'Ogs, ricordandolo comeuomo di straordinaria dedizione alla ricerca e all'innovazione.

Di famiglia veneta, crebbe in Alto Adige per poi trasferirsi insieme ai propri cari a Udine nel 1975. Rimase a vivere in città fino al 2012, prima del trasferimento a Trieste per motivi di lavoro. Sotto la sua presi-denza, nei primi anni Duemila partì l'iter per la nuova sede del Centro ricerche sismologiche di via Treviso, a poca distanza dalla precedente e inaugurata nel 2016.

Negli ultimi anni, dopo il pensionamento, aveva scelto l'iconica "isola verde" per vivere serenamente insieme alla consorte. La malattia che lo ha colto, però, gli ha impedito di rientrare in Italia prima della scomparsa. Lascia anche il fi glio Riccardo. La camera ardente sarà aperta a partire da oggi alle 8.30, nella casa funeraria Marchetti di via Tavagnacco, 150, mentre i funerali si terranno domani alle 15.30 nella chiesa del Bearzi a Udine, la sua parrocchia. Infine, la sepoltura avverrà soltanto lunedi a Trieste, nel cimitero di Sant'Anna.