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Simbolo dei maestri del lavoro, Udine piange il commendatore Mario Caporale

È morto a 86 anni a causa di una malattia, si è sempre dedicato al mondo del volontariato e dell’associazionismo. Banditore d’asta, in pensione aveva aperto un negozio di arredamento in viale Tricesimo

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Maestro del lavoro, console emerito della Confederazione del maestri del lavoro del Fvg, benemerito dell'Arma dei carabinieri, fondatore e presidente dell'associazione "Salvo D'Acquisto".

Una vita intensa quella del commendatore Mario Caporale, 80 anni, morto mercoledì nella sua casa di Udine dopo una breve malattia. Sposato con Carmen, insieme a lei ha avuto due figli, Monica e Daniele.
Caporale era originario di Godia. Terminati gli studi aveva assolto l'obbligo del servizio militare in Sardegna, entrando nell'Arma dei carabinieri. Rientrato in Friuli aveva cominciato a lavorare all'Istituto vendite giudiziarie, nella sede storica di viale Volontari della Libertà. «Ha iniziato da magazziniere fino a diventare banditore d'asta -ricorda la figlia Monica -. 

Un'attività che gli piaceva molto e che ha svolto con passione e rigore». Una volta raggiunta l'età pensionabile si è rimesso in gioco insieme ai figli aprendo un negozio di arredamento in viale Tricesimo. In parallelo si è sempre dedicato al mondo del volontariato e dell'associazionismo. 

«Guidava l'associazione “Salvo D’Acquisto, mettendosi a disposizione dei più bisognosi -aggiunge Monica Caporale - e si è speso molto a favore dei maestri del lavoro, gestendone e organizzandone l’attività, in provincia e in regione.

 Nonostante i suoi tanti impegni, a cui vanno aggiunti quelli legati all'Associazione nazionale carabinieri e all'Anioc, l'Associazione nazionale insigniti onorificenze cavalleresche, è sempre riuscito a stare accanto alla famiglia: ai due figli prima, ai quattro nipoti e al bis nipote poi. «Papà è stata una persona affidabile, disponibile, leale e rigorosa- prosegue la figlia Monica - In famiglia c'è sempre stato, adorava fare le piccole manutenzioni di casa». 

Poi è sopraggiunta la malattia, che in soli tre mesi ne ha provocato la morte. I suoi funerali saranno celebrati domani alle 10.45 nella chiesa della Beata Vergine delle Grazie di piazza Primo Maggio. Addolorato per la scomparsa di Mario Caporale l'attuale referente regionale dei maestri del lavoro, Roberto Codermatz: «Per trent'anni è stato il motore della nostra associazione sia a livello provinciale sia regionale, portando avanti diverse iniziative meritorie - racconta Codermatz -. Tra queste la richiesta al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di insignire del titolo di maestro del lavoro alla memoria il friulano Lorenzo Parelli, lo studente del Bearzi morto durante il periodo di alternanza scuola-lavoro. Mario era una persona affabilissima, che tra i suoi obiettivi aveva guella di trasmettere ai più giovani la propria esperienza. 

Un uomo caparbio che quando si metteva in testa una cosa la portava a termine», conclude Codermatz, annunciando la presenza dell'associazione al rito funebre di sabato.