
Il Cimitero Monumentale di Torino, precedentemente conosciuto come Cimitero Generale, è situato a Regio Parco (zona extraurbana a nord-est della città) ed è il più grande cimitero della città di Torino. All’interno di esso ci sono diversi percorsi che il visitatore può seguire autonomamente o con una visita guidata.
Nel Cimitero Monumentale si possono trovare statue, monumenti, opere d’arte e tombe di personaggi storici e illustri come Mario Soldati, Edmondo de Amicis, Silvio Pellico e Vincenzo Gioberti.
La costruzione fu deliberata nel 1827, da un’idea del marchese Carlo Tancredi Falletti di Barolo che, nel 1828 con una donazione importante, permise l’acquisto del terreno e l’avvio della costruzione. Si pensò di costruire questo grande complesso per unire i due cimiteri cittadini a causa dell’aumento della popolazione.
L’area più antica del cimitero, progettata dall'architetto Gaetano Lombardi, ha una forma ottagonale e si sviluppa a partire dall’ingresso principale. 12 km di porticati furono assegnati alle famiglie più importanti che fecero costruire sculture e monumenti funerari. Successivamente ci furono diversi ampliamenti con i quali ci fu anche la costruzione di uno dei primi templi crematori in Italia.
Nel 1943 un bombardamento, da parte degli aerei della RAF, danneggiò il Cimitero arrecando diversi danni importanti. Successivamente, dopo la Seconda Guerra Mondiale, venne costruita un’area dedicata interamente agli ebrei con una lapide commemorativa e una dedicata ai partigiani e ai deportati politici, chiamata Campo della gloria.
Negli anni ‘80 venne cambiato il nome da “Generale” a “Monumentale” riconoscendolo come “museo a cielo aperto”, valorizzando il patrimonio artistico e culturale dello stabile.