L’ultimo saluto al Generale Vittorio Cumin
Il 23 luglio, all'età di 95 anni, si è spento il Generale di Brigata Aerea Pilota Vittorio Cumin. La sua scomparsa è stata annunciata con amore dalla figlia Antonella. I funerali hanno avuto luogo venerdì 26 luglio alle ore 16.00 nella chiesa di Versa a Romans d'Isonzo, con successiva cremazione.
Nato a Romans d'Isonzo, Cumin è diventato una figura iconica nell'aeronautica militare italiana. Dopo aver frequentato le scuole elementari e medie nel suo paese natale e il liceo classico a Gorizia, la sua carriera sembrava destinata al calcio, giocando con la Pro Romans e la Pro Gorizia insieme a Enzo Bearzot, futuro allenatore della nazionale italiana campione del mondo nel 1982. Tuttavia, lasciò presto il calcio per seguire la carriera militare, frequentando il corso allievi ufficiali di complemento nel 1952.
La sua carriera nell'aeronautica iniziò a Gioia del Colle, con successivi spostamenti tra Lecce, Brindisi, Amendola e Grottaglie, fino ad arrivare a Ghedi (Brescia) nella pattuglia acrobatica dei Diavoli Rossi, comandata da Mario Squarcina. Fu proprio Squarcina a chiamarlo a far parte delle Frecce Tricolori nel 1962, dopo aver ricevuto il compito di creare un'unica Pattuglia Acrobatica Nazionale con base a Rivolto.
Vittorio Cumin divenne capo formazione delle Frecce Tricolori nel 1963, rimanendo in carica fino al 1967, anni in cui consolidò la sua fama e il prestigio della pattuglia acrobatica a livello internazionale. Dopo aver lasciato le Frecce Tricolori, Cumin continuò a servire l'aeronautica in vari ruoli, tra cui comandante dell'aeroporto di Campoformido dal 1975 al 1981.
Nel corso della sua carriera, Cumin ha mostrato un'incredibile dedizione e passione per il volo, trasmettendo il suo amore per l'aeronautica anche ai giovani piloti. Ha vissuto esperienze intense e talvolta drammatiche, come la collisione durante una manifestazione a Forlì nel 1963, che lo aveva quasi portato a lasciare la pattuglia. Tuttavia, la sua determinazione lo ha sempre riportato in volo.
Dopo il servizio attivo nell'aeronautica italiana, Cumin ha avuto anche un'importante esperienza all'estero, lavorando presso il Quartier Generale dell'Alleanza Atlantica a Shape, in Belgio, e successivamente in Libia, dove ha contribuito all'addestramento dei piloti libici.
Vittorio Cumin è stato un uomo di grande disponibilità e umanità, sempre legato alle sue radici e alla famiglia. La sua vita è stata un esempio di dedizione, professionalità e amore per il volo. Con la sua scomparsa, l'aeronautica militare italiana perde un pilota di grande valore e un uomo che ha segnato la storia delle Frecce Tricolori.
Il Generale Cumin rimarrà nei cuori di chi lo ha conosciuto e di tutti coloro che hanno avuto l'onore di volare con lui. La sua Memoria vivrà attraverso i ricordi e l'affetto degli amici, della famiglia e della figlia Antonella, che gli è rimasta accanto fino alla fine con un commosso abbraccio alla bara del padre.