
Il Cimitero della Certosa di Bologna è uno dei cimiteri monumentali italiani più antichi e importanti, divenuto Patrimonio UNESCO nel 2021.
Storia
La sua istituzione risale al 1801, durante il periodo napoleonico, a seguito della soppressione del monastero certosino avvenuta nel 1797.
La struttura occupa gli edifici del monastero precedente, di cui la Chiesa di San Girolamo è rimasta intatta e resta testimone della ricchezza ormai perduta del convento.
Gli spazi
Il fascino che contraddistingue il Cimitero della Certosa di Bologna deriva dalla complessa articolazione degli spazi, a seguito degli adattamenti e delle stratificazioni eseguite nel diciannovesimo secolo e nella prima metà del ventesimo secolo.
Il cimitero si estende su un'area di trenta ettari, tra chiostri, logge ed edifici. Nei chiostri, nelle sale e nelle gallerie della struttura è possibile ammirare un vasto patrimonio di opere, tra cui pitture e sculture, realizzate da molti celebri artisti. Al suo interno è possibile osservare la più ampia raccolta di arte neoclassica italiana.
Sono numerose le tombe di figure storiche importanti che custodisce, quali il premio Nobel per la letteratura Giosuè Carducci, il cantante d’opera Farinelli, il cantante Lucio Dalla, i fondatori delle aziende Maserati, Ducati, Weber e della casa editrice Zanichelli, e molti altri personaggi celebri.
Il Cimitero della Certosa di Bologna custodisce la storia e la memoria della città e rappresenta una tappa che vale davvero la pena di visitare.