Skip to main content
Clicca sul bottone qui sotto
per saperne di più

Il Festival dei Barilletes Gigantes

barilletes gigantes

In tutto il mondo le persone celebrano in modo diverso i propri cari defunti, e in alcuni luoghi le tradizioni sono molto particolari.
Ogni anno, tra la fine di ottobre e i primi di novembre, a Santiago Sacatepéquez, in Guatemala, gli abitanti della città onorano i propri cari con una celebrazione fatta di colori, musiche e preghiere: il Festival dei barilletes gigantes (aquiloni giganti). Questa esibizione rappresenta l'apoteosi della commemorazione dei defunti ed è caratterizzata dalla costruzione di aquiloni di varie dimensioni e grandezze, costituiti da stecche di bambù e carta velina; possono raggiungere i 18 metri di lunghezza e vantano disegni diversi e molto colorati.

Tradizione vuole che gli aquiloni vengano librati in aria, all’interno di cimiteri, in modo da raggiungere i propri cari che vivono in cielo, e al contempo scacciare gli spiriti maligni. Si tratta di una manifestazione dichiarata patrimonio culturale del Guatemala dal 1998, ma la sua origine è sicuramente datata all’era precolombiana, prima che i conquistatori spagnoli imponessero il loro stile di vita e di religione.

Alla fine dei festeggiamenti, gli aquiloni vengono bruciati vicino alle tombe dei defunti, così da consentire ai morti di tornare nel loro luogo di riposo; se per qualche ragione non dovessero bruciare, la leggenda narra che le anime non vogliono lasciare il mondo dei viventi, e questo presume sciagura per il raccolto, per gli animali e per i parenti.
Gli aquiloni rappresentano un ponte tra il mondo terreno e l’aldilà, nella speranza che l’anima dei nostri cari possa essere raggiunta; inoltre, un aspetto positivo è rappresentato dal lavoro di squadra eseguito per realizzare questa “festa”, che rende più forti i rapporti sociali e familiari, rafforzando così il senso di appartenenza a una comunità fatta di tradizioni e cultura.